Case della Comunità
Descrizione

Le Case della Comunità (CdC) hanno lo scopo di fornire un’assistenza sanitaria di prossimità ai residenti di un determinato territorio ponendosi come un servizio atto a ridurre il numero delle ospedalizzazioni e gli accessi ai Pronto Soccorso non indispensabili. Esse costituiscono un punto di riferimento in grado di erogare cure sanitarie in maniera coordinata, efficiente e tempestiva. Tali strutture aggregano i servizi di cure primarie e forniscono una risposta integrata ai bisogni di cura. Esse sono l’evoluzione massima delle forme aggregative dei medici di medicina generale poiché in esse sono concentrate le principali attività sanitarie e sociali che consentono una presa in carico globale della persona, organizzando i rapporti con l’ospedale di riferimento e garantendo la continuità assistenziale, soprattutto per i casi più gravi ai quali garantire assistenza domiciliare e residenzialità.

Nell’area dell’assistenza primaria delle Case della comunità si identificano i seguenti attori, presenti proprio all’interno delle CdC o agenti in rete con esse per garantire l’erogazione delle cure primarie: i Medici di Medicina Generale (MMG) e le/i Pediatre/i di Libera Scelta (PLS); i Medici di Continuità Assistenziale (CA) e le Unità di Continuità Assistenziale (UCA); le/gli Infermiere/i di famiglia e di comunità (IF/C); il Personale amministrativo a supporto. In particolare, per i MMG e le/i PLS, le CdC sono punto di riferimento cruciale, anche nel caso in cui queste figure professionali siano riunite in una o più Aggregazioni Funzionali Territoriali (AFT), queste ultime identificate in Provincia autonoma di Bolzano (26 AFT) come lo strumento organizzativo principale per garantire lo sviluppo dell’assistenza territoriale. Nelle CdC sono presenti anche servizi diagnostici di base e vi lavorano medici specialisti, ciò per garantire le necessarie cure ai pazienti con malattie croniche nell’ambito dei PDTA (Percorsi diagnostico terapeutici assistenziali).

Le CdC previste sono 10 in tutto, distribuite nei seguenti Comuni della Provincia: Bolzano, Bressanone, Brunico, Chiusa, Egna, Laives, Merano, Naturno, San Candido, Vipiteno.

Finalità

Esse garantiscono:

  • L’accessibilità ai servizi, ossia la facilità con cui si può fruire di assistenza sanitaria e la possibilità per la persona di ricevere assistenza nel momento e nel luogo in cui è necessaria;
  • La continuità delle cure, per la quale i vari interventi devono essere commisurati ai bisogni di salute delle persone e alla necessità di sostenere i familiari;
  • Il coordinamento e l’organizzazione dei servizi attraverso la costituzione di team multiprofessionali e multidisciplinari orientati alla sanità di iniziativa, alle buone pratiche “evidence-based”, alla valutazione dei risultati;
  • La copertura dei bisogni dei pazienti in termini di trattamenti terapeutici, riabilitazione, supporto, promozione della salute e prevenzione delle malattie, soprattutto applicando i PDTA, monitorati attraverso indicatori di processo e di esito per i principali target di pazienti cronici;
  • L’obbligatorietà di presa in carico per i pazienti affetti da patologie croniche, in particolare i soggetti più fragili e appartenenti ai target più complessi, individuati sulla base di una stadiazione che tenga in considerazione non solo il livello evolutivo della patologia, ma anche la complessità assistenziale e l’eventuale presenza di fabbisogni sociali che possono incidere negativamente nella gestione e nell’evoluzione della patologia.
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